L’evento che fonda il popolo ebraico è l’Esodo dall’Egitto, a cui il Faraone acconsente dopo la decima e più tremenda delle piaghe: la morte dei primogeniti, umani ed animali. Il primogenito ereditava il ruolo di capofamiglia, e pure di sacerdote dei culti domestici; pertanto la morte di tutti i primogeniti destrutturava la stuttura sociale oppressiva dell’Egitto. Ma cos’è l’Egitto? I rabbini avvertono che l’Egitto non è un semplice luogo geografico, ma un luogo spirituale, il cui nome ebraico, “Mitzrayim” (cfr. il nome arabo “Misr”) si può interpretare come “Luogo delle due distrette”. Quindi, l’aver passato indenni il Mar Rosso non garantisce di essere usciti dalla “casa di schiavitù”; ogni anno la notte di Pasqua si deve rivivere personalmente l’Esodo dall’Egitto, non recitando, bensì facendosi coinvolgere dall’ Haggadah , ed il famoso rabbino Nachman di Breslavia (1772 – 1810) avvertiva: “L’Esodo dall’Egitto si ripete in ogni essere umano, in ogni epoca, ogni an...
Commenti
Posta un commento